Gokbel: il primo febbraio via al recupero

RAVENNA – La Capitaneria di porto di Ravenna ha notificato in mattinata l’ordine all’armatore della “Gokbel”, attraverso il suo avvocato, il ravennate Maurizio Mauro, a rimuovere il relitto della motonave affondata. E’ quanto si apprende da un’agenzia Ansa. Nell’atto si dà conto che i lavori dovranno essere intrapresi, senza soluzione di continuità, il primo febbraio prossimo nel rispetto delle normative vigenti, sia ambientali che in tema lavoro. Analogo atto è stato notificato al console generale di Turchia Milano.

Qualora i lavori non dovessero iniziare nei tempi designati, l’Autorità Marittima procederà d’ufficio per poi addebitare le spese del recupero al proprietario della Gokbel. In tal caso il codice della navigazione prevede che lo Stato italiano diventi proprietario del relitto. Nei giorni scorsi Silvio Bartolotti – ad della Micoperi, azienda protagonista del recupero della Costa Concordia – si era reso disponibile.

I sommozzatori dei vigili del Fuoco hanno compiuto in mattinata un nuovo sopralluogo al relitto della “Gokbel”, la motonave turca affondata al largo del porto di Ravenna la mattina del 28 dicembre scorso dopo una collisione con il mercantile del Belize “Lady Aziza”. La visibilità era prossima allo zero. Ma rispetto all’ultimo sopralluogo, realizzato dai sub della Capitaneria, si è riusciti comunque a rilevare un ulteriore spostamento del relitto verso il fianco destro, lo stesso sul quale (zona di poppa) si era aperto lo squarcio. Non sono state invece ravvisate problematiche sul fronte ambientale sia per quanto riguarda il carburante (gasolio) che il carico (fertilizzanti). Nessuna notizia sui corpi dei quattro marittimi turchi ancora dispersi. Per le prossime immersioni, il nucleo sub ravennate è in attesa sia di condizioni meteo migliori che di un particolare sonar in arrivo da Milano e in grado di fotografare lo scafo in tutte le sue caratteristiche.